Le Associazioni LGBT a confronto con il Governo a Roma il prossimo 13 Novembre

Anche IGLBC, insieme con altre circa 25 associazioni e sigle, è entrata a fare parte del Tavolo di consultazione permanente per la promozione dei diritti e la tutela delle persone LGBT istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso l’UNAR, Ufficio Nazionale anti Discriminazioni Razziali.

Nel corso dell’incontro promosso, tra gli altri, dal Tavolo UN GLOBAL COMPACT e da  EDGE e PARKS il 30 Ottobre a Milano, il Sottosegretario Vincenzo Spadafora ha preannunciato la prima data di convocazione del Tavolo nel mese di Novembre. E ieri è stata inviata la convocazione ufficiale per la sessione di insediamento del Tavolo che si riunirà martedì 13 novembre presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.

Non è stato ancora diramato un ordine del giorno. Ciononostante IGLBC si sta già attivando per cogliere al meglio questa opportunità e promuovere un coordinamento all’interno del cartello di associazioni LGBT ed arrivare al confronto con una piattaforma di proposte condivise che, su un piano più generale e delle priorità, non potranno che prendere le mosse dalla richiesta del riconoscimento della stepchild adoption, dal matrimonio ugualitario passando dalla richiesta di approvare la legge contro l’omofobia e la transfobia.
Su un piano più specifico della condizione delle persone LGBT IGLBC porterà l’istanza di un’estensione ancora più ampia degli istituti del welfare aziendale senza le attuali distinzioni e discriminazioni che discendono dall’incardinamento storico tradizionale di questi istituti. Da questo punto di vista porteremo quali proposte concrete le molte e positive buone pratiche in tema di Diversity Management già da tempo avviate da molte aziende nazionali, non solo le multinazionali come IBM o Accenture ma anche imprese italiane come ad es. TIM, best practices che da ultimo sono state illustrate dalle stesse aziende al convegno di Milano del 30 Ottobre.

Su un piano, infine, degli interessi dei soci di IGLBC proporremo l’apertura di una fase di raccolta informazioni ed approfondimento sulla reale consistenza e sui bisogni degli imprenditori e liberi professionisti LGBT in Italia allo scopo di cominciare ad individuare le azioni concrete a sostegno.
E, sul piano più simbolico, chiederemo al Sottosegretario Spadafora di farsi carico della richiesta che venga dal Consiglio dei Ministri o dal Presidente del Consiglio un pronunciamento chiaro e definitivo che faccia esprimere in maniera definitiva e formale tutto il Governo a favore di una politica di riconoscimento delle diversità e di condanna e rifiuto per ogni forma di intolleranza o discriminazione basata su razza, sesso e scelte affettive e che funga, quindi, da principio guida generale per ogni tipo di provvedimento legislativo, amministrativo, di tipo economico, giuridico o altro del Governo stesso.

Le posizioni e i proclami di questi ultimi mesi da parte di molti esponenti del Governo, rappresentanti delle forze politiche più ostili ad una politica di pieno riconoscimento dei diritti civili, sollevano più di un timore sulla reale intenzione e capacità di questo Governo di farsi davvero carico di un dialogo attento ed interessato con la comunità LGBT in grado di generare positivi processi di cambiamento sotto il profilo normativo ed istituzionale.

Ciononostante, riconosciamo il valore della costituzione del Tavolo e della sua convocazione e parteciperemo a questo appuntamento istituzionale per segnalare la nostra capacità ed interesse a promuovere il confronto in maniera concreta e non pregiudiziale all’interno delle istituzioni. Non faremo mancare le nostre proposte, valuteremo se e come queste verranno ascoltate ed accolte e trarremo le conseguenze dal comportamento del Governo.